Try to be funny (2019)

Dimensioni opera: 70 x 50 cm

 

L’opera è sempre venduta accompagnata alla copia del libro con lo stesso numero romano.

 

Tiratura in sole 10 copie 

libro

Il libro perfetto per

chi guarda la realtà attraverso il filtro dell’ironia, una modalità istrionica, mai banale o uguale, sempre in divenire, sempre sorprendente.

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270,00€

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copertina

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“Try to be funny” - Ugo Nespolo, 2019

artista

Artista

Ugo Nespolo, è considerato uno dei più famosi artisti italiani nel panorama internazionale. Nato a Mosso (Biella), si è nato a Mosso (Biella), si è diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano). Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.

descrizione

Descrizione libro

I consigli di lettura del ragionier Ugo Fantozzi. L’intervista del 12 ottobre 1975, realizzata da Arturo Chiodi per la Radiotelevisione svizzera e finora inedita in volume, è straordinaria per diversi aspetti. Intanto, accade nell’anno in cui esce al cinema il primo “Fantozzi”, per la regia di Luciano Salce, che con sorpresa diventa un fenomeno ‘da botteghino’. Da qui, ribadita la fratellanza con il tragico ragioniere (“Io sono al 90% Fantozzi e per la restante parte un altro personaggio, Fracchia, anche lui nevrotico”), Villaggio, uomo dalla cultura multipla, improvvisa una lezione sull’arte dell’umorismo di aurea leggerezza, che tiene insieme Plauto, Mark Twain, Ennio Flaiano, Totò, De Filippo e Alberto Sordi, redigendo una specie di genealogia che sfocia nel “mondo di Fantozzi, cioè l’austerity improvvisa, l’inquietudine e, soprattutto, l’insicurezza per il futuro”. L’aspetto più affascinante e inatteso di questa intervista, però, sta nei ‘consigli di lettura’ propinati da Villaggio/Fantozzi. Lettore robusto fin da ragazzo (“Ho avuto una mania giovanile che è Hemingway… poi in quel periodo mi è piaciuto molto il mondo di Zelda e di Fitzgerald”), Villaggio – che è anche romanziere da riscoprire – costruisce lì per lì la sua biblioteca delle meraviglie. Gli autori immancabili e indimenticabili sullo scaffale si chiamano “Borges, un matematico che fa costruzioni quasi perfette”, Gabriel García Márquez, Bulgakov (“la sua opera Il maestro e Margherita è la più poderosa, incredibile e straordinaria satira dello stalinismo”), Franz Kafka, Robert Musil (“Vi consiglio di leggere Musil, ma leggetelo con attenzione perché c’è tutto”), insieme a fatali scoperte come il “quasi sconosciuto pianista uruguaiano che si chiama Felisberto Hernández”. La letteratura è l’unica salvezza per capire, ieri come oggi, “una società che è invivibile”, stritolata, in Italia, dal delirio di onnipotenza della burocrazia (il “burosauro” lo chiama Villaggio), dove Fantozzi assurge al valore di un comico Dioniso.

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Ascolta l’emozionante estratto del libro letto per noi dall’attrice Erika Urban.

Recensione video del libro

Mentre l’umorismo invecchia, Kafka e i grandissimi - i classici - non invecchiano mai.