
I racconti orientali e la corrispondenza con Gandhi
chi ama i grandi “classici” in grado di far risplendere la sacralità della vita; per chi ha sognato leggendo Siddharta di Hermann Hesse ed è affascinato dalla cultura orientale.
Disponibile
John La Farge, La grande statua di Amida Buddha a Kamakura, conosciuta come Daibutsu (1887), The Metropolitan Museum of Art, New York
Tra i grandi scrittori di ogni tempo, autore di romanzi immortali come Guerra e pace e Anna Karenina, Lev Tolstoj (1828-1910) si è confrontato per tutta la vita con il pensiero orientale del Buddha e di Lao-Tze. La sua filosofia – improntata alla riscossa dello spirito, alla nonviolenza, a un cristianesimo sociale, anarcoide, creativo, non privo di contraddizioni e di abissi – attrasse il giovane Gandhi, che intrattenne con lo scrittore un denso epistolario. Agli occhi del Mahatma, Tolstoj è stato, oltre che un genio della scrittura, “uno dei pensatori più lucidi del mondo occidentale”.
Lev Tolstoj voleva diventare Siddharta. Il più grande romanziere di ogni tempo era ossessionato dalla morte, dal dolore, dal male acquartierato nel cuore di ogni uomo. Sconvolto da crisi cruciali, Tolstoj conosceva gli abissi della depressione e l’estro delle scelte eroiche; diventò un maestro di vita: fondò la propria filosofia (il “tolstoismo”), fu scomunicato dalla Chiesa ortodossa per le sue prese di posizione contro il potere ecclesiastico, teorizzò l’obiezione di coscienza, l’estremismo pacifista, la resistenza nonviolenta. Affascinato dal pensiero orientale, diversi anni prima di Hermann Hesse scrisse un racconto sulla vita di Siddharta, il Buddha, in cui riconosceva, in fondo, se stesso. L’epistolario con Gandhi – riprodotto in questo libro – dà il senso del magistero eccezionale e contraddittorio di Tolstoj. Morì, il più grande romanziere di ogni tempo, in fuga dalla famiglia, ultraottantenne, in una misera stazione della fitta provincia russa. Nei quadri dell’epoca, il conte Tolstoj appare sempre vestito alla contadina, scalzo, con una lunga barba bianca, altissimo. “Lasciatemi in pace”, pare siano state le sue ultime parole.
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Ascolta l’emozionante estratto del libro accompagnato da una melodia appositamente composta in armonia con parole del testo in collaborazione con Parole Sonore.
Un racconto sulla vita di Siddharta, il Buddha, in cui riconosceva, in fondo, se stesso.
La Prealpina
Luca Zuccala per ArtsLife
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