
Con Gadda ci vuole pazienza ma poi il risultato è scoppiettante
Antonio Castronuovo per Corriere Romagna
pp. 28
Uscita: Aprile 2023
Prefazione a cura di Antonio Castronuovo
Sovraccoperta d’artista: Chiara Dynys
Stampato in 300 copie numerate
chi crede che anche un articolo di giornale possa essere letteratura.
Disponibile
Chiara Dynys, In vista del marmo, 2023
Tra i massimi innovatori della narrativa del Novecento, Carlo Emilio Gadda (1893-1973) ha sperimentato uno stile che fonde italiano, dialettalismi e usi gergali. È autore di opere celeberrime, e basti citare Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1957) e La cognizione del dolore (1963). Ma dopo la laurea in Ingegneria esercitò la professione in Italia e all’estero, e questo è alla base di uno spicchio della sua produzione che guarda ai fatti della scienza e della tecnica.
Gli scritti di Carlo Emilio Gadda apparsi su giornali e riviste rappresentano un’attività variopinta e pluridecennale: articoli d'arte, divagazioni letterarie, profili di scrittori, ritratti di luoghi, articoli di tema tecnico. Un corpus che è stato largamente indagato e pubblicato, ma qualcosa può sfuggire alle maglie, come è accaduto per Assalto con mine alla montagna. L’articolo era sfuggito all’osservazione ed è stato rintracciato dal curatore lungo un percorso di ricerca dai lati anche curiosi. Pubblicato il 13 agosto 1934 nel quotidiano milanese “L’Ambrosiano”, era stato ripubblicato con diverso titolo in un volume che, essendo molto raro, ha celato il testo per decenni. Il soggetto è semplice: Gadda aveva partecipato l’11 agosto al brillamento di un’enorme mina alle cave di Carrara, un evento che attrasse molti curiosi. Ne nacque un testo che descrive con agilità giornalistica l’evento senza rinunciare all’uso del plurilinguismo virtuosistico tipico di Gadda. Esistono altri suoi testi sulla cultura del marmo, ma questo pezzo è sul piano stilistico il più interessante. Col suo ritrovamento viene inoltre dimostrato che il lavoro bibliografico su Gadda non è concluso.
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Conservato dall’Archivio Storico Luce, uno degli archivi più ricchi al mondo, il video mostra in diretta lo scoppio della mina raccontato da Carlo Emilio Gadda nell’articolo da noi pubblicato.
Un articolo perduto sull'uso delle mine alle cave di Carrara.
Antonio Castronuovo per Corriere Romagna
Monica Schettino per Gazzetta di Parma
Giancristiano Desiderio per il Giornale
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