Dorothy Parker

Dorothy Parker (1893-1967) è stata l’eroina dell’“Età del jazz”. Corrosiva, ispirata, diabolicamente intelligente, è stata firma funambolica di “Vanity Fair” e del “New Yorker”. Ha pubblicato tre raccolte di versi che fecero moda: Enough Rope (1926), Sunset Gun (1928), Death and Taxes (1931). Definita humorist, writer, critic, la lapide dove sono custodite le sue ceneri ricorda che “Ha difeso i diritti umani e civili”; come epitaffio aveva suggerito questo: “Scusate per la polvere”.

Autrice de I miei giorni nel Caucaso (Neri Pozza 2020), Banine di religione musulmana si converte nel 1956 al cattolicesimo, raccontando la tormentata decisione nel saggio biografico Ho scelto l’oppio (1959).