Aleksandr M. Rodčenko

Aleksandr Michajlovič Rodčenko (1891 – 1956), figlio dello scenografo Michail Michajlovič Rodčenko e della lavandaia Ol’ga Evdokimovna, studiò all’istituto d’arte della città di Kazan’, dove conobbe la futura moglie e artista Varvara Stepanova. 

Si interessò alla poesia di Vladimir Majakovskij e da questa si accostò alle nuovi correnti del futurismo e del suprematismo russo.

Nel 1916 espose per la prima volta i suoi quadri in una mostra organizzata da Vladimir Tatlin. Si congedò dal servizio militare dopo pochi mesi e divenne membro del Narkompros e si interessò e praticò la tecnica del fotomontaggio e delle opere dei dadaisti.

Qualche anno dopo inizia con le prime collaborazione in ambito teatrale, cinematografico e grafico. Nel 1923 realizzò la copertina per il poema di Majakovskij Di questoscelse la fotografia come mezzo artistico principale, abbandonando la pittura.

Nel 1928 acquistò una Leica, con la quale catturò immagini con prospettive insolite e audaci, con l’intenzione di combattere tutte le convenzioni della fotografia artistica del periodo. Grazie a queste inquadrature insolite, isolò e mise in risalto i più semplici elementi grafici, linee, cerchi, curve; questo approccio rappresentò una frattura nelle norme rigorose di fine Ottocento.

Nel 1926 scrisse articoli sulla fotografia e sul cinema per la rivista Sovetskoe Kino. È del 1927 la sua prima mostra fotografica, alla quale ne seguirono molte altre in patria e all’estero.